Chiesa di N.S. delle Grazie

Finita la Seconda Guerra Mondiale e a soli pochi anni dall’erezione in parrocchia, ripresero vigore a Palau i sogni e le iniziative per la costruzione della nuova chiesa. Ormai l’idea di un luogo di culto del tutto nuovo coinvolgeva tutti; si organizzavano questue, lotterie e spettacoli teatrali.

Il 18 novembre 1952 venne fatta la consegna dei lavori da parte dell’Ing. Sezzu al capocantiere Renato Pintus, avviando di fatto i lavori di realizzazione. A causa di numerose difficoltà di natura soprattutto economica, i lavori proseguirono fino al 1959, quando la Giunta Regionale decise di concedere un finanziamento di 11 milioni di lire, consentendo di fatto di ultimare entro l’anno la costruzione e renderla collaudabile ed utilizzabile.

Il 3 gennaio 1960 la nuova Chiesa viene benedetta dal Vescovo Mons. Carlo Re, alla presenza dei parroci dei paesi limitrofi, delle autorità civili e con grande partecipazione dei fedeli. Tuttavia bisognerà attendere fino alla fine del 1962 per vedere la realizzazione e la consacrazione dell’altare, realizzato con marmi pregiati.

Tra la fine degli anni 70 e gli inizi degli anni 80, la Chiesa verrà ampliata con locali destinati alle attività parrocchiali; la costruzione del campanile inizia nel 1981, ed è nel 1983 che il Vescovo Mons. Pietro Meloni benedice il coro di otto campane poste alla sommità del campanile. Nel 1986, con decreto del Vescovo in accordo con il Ministero dell’Interno, la parrocchia di Palau riceve il titolo di “Nostra Signora delle Grazie”, sostituendo quello precedente di “Santa Maria delle Grazie”.

A metà del 1989 si rendono necessari urgenti lavori di ristrutturazione della volta a botte, che inizia a mostrare evidenti segni di cedimento. La volta viene smantellata e sostituita con delle capriate lignee, ed in poco più di un anno la Chiesa viene restituita alla comunità dei fedeli ed al paese di Palau.

(fonte: don Salvatore Matta – La Tenda di Dio)

Rendering dei futuri lavori nella Chiesa Parrocchiale

Questo è il rendering, iniziale e ancora abbozzato, predisposto dagli architetti del Centro Aletti di Roma, guidato dal p. Gesuita Marko Ivan Rupnik. La riqualificazione liturgica che si intende promuovere passa per un necessario restyling dei fuochi liturgici, un abbellimento artistico grazie alla collocazione di mosaici importanti che riguardano i misteri di Cristo, la presenza orante di Maria, l’intercessione dei Santi. La perizia dei collaboratori di p. Marko e sua personale contribuiranno ad educare la fede del popolo di Dio attraverso immagini e scene bibliche rivisitate dalla tradizione e sapienza dell’Oriente cristiano.